Circa 300 miliardi é il patrimonio italiano detenuto all’estero che potrebbe essere rimpatriato aderendo allo scudo fiscale. Circa 125 miliardi in Svizzera; 86 in Lussemburgo; il resto si trova in altri paesi (oltre 2 miliardi nella Repubblica di San Marino).
In questi giorni – comunicano congiuntamente Gdf-Agenzia entrate – le fiamme gialle stanno mettendo in campo mille verifiche fiscali delle 5 mila in corso.
I contribuenti che sono in difetto – conclude il generale della Gdf Giuseppe Vicanolo – possono scegliere di avvalersi dello scudo pagando il 5% del valore delle attività che decidono di rimpatriare.
La circolare definitiva dell’Agenzia delle Entrate che chiarisce definitavamente l’applicazione della nuova normativa arriverà la prossima settimana.
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