Il 2011 non è ancora iniziato, eppure qualche lacrima per il suo avvio viene già versata da molti cittadini italiani: in effetti, il nuovo anno sarà caratterizzato da conti pubblici piuttosto rigorosi, tanto che la regolamentazione delle pensioni dovrebbe riservare delle sorprese non proprio positive, con un conteggio della quota di anzianità innovativo (l’età anagrafica da rispettare sarà di sessanta anni e trentasei di contributi, oppure di 61 anni con i vecchi 35 di contributi). Insomma, un tratto comune sarà sicuramente quello della rigidità. Il 1° gennaio prossimo rappresenterà il primo giorno effettivo dell’entrata in vigore della riforma in questione; come ha sottolineato il numero uno dell’Inps, Antonio Mastropasqua, lo Stato potrebbe risparmiare ben 38 miliardi di euro, modificando le regole e introducendo una nuovissima finestra mobile, senza tralasciare comunque un incremento tariffario nell’ambito della scala mobile (1,4 punti percentuali in più).