Le fusioni giapponesi non sono più soltanto una esclusiva del settore bancario: Nippon Steel e Sumitomo Metal Industries, rispettivamente primo e terzo produttore di acciaio nella nazione nipponica, hanno infatti deciso di unire le loro forze mediante un’operazione da duemila miliardi di yen e da completare entro il 2012. Quali obiettivi intendono perseguire i due colossi? La stessa Nippon Steel vuole migliorare le proprie strategie commerciali e la relativa qualità, oltre a tagliare i costi dei prodotti. Più propriamente, potrebbe trattarsi di una strenua difesa contro la feroce concorrenza esercitata dalle aziende rivali presenti in Asia, in primis in Corea del Sud, India e Cina. Il nuovo gruppo che si è venuto a creare potrà ora contare su ricavi da sessanta miliardi di dollari e una produzione complessiva da 47,8 tonnellate, comunque ben lontane dai record della lussemburghese ArcelorMittal. La nuova sfida è appena cominciata, i bassi profitti e le esportazioni poco competitive hanno bisogno di un’accelerazione.