Il latte potrà beneficiare da oggi di nuovi prezzi e nuove intese che vanno a inquadrare in maniera migliore la situazione del settore agricolo: è soprattutto Parmalat a trarre i maggiori vantaggi dall’accordo posto in essere da Confagricoltura e Italatte, visto che si è in tal modo giunti ai livelli tariffari più alti per quel che concerne questi primi mesi autunnali, col latte quotato a 37,3 centesimi al litro. La media, in particolare, risulta essere circa dieci-quindici punti percentuali superiore al prezzo che la stessa Parmalat sarebbe stata disposta a versare nel primo semestre di quest’anno. Italatte, inoltre, è uno dei principali “attori” protagonisti di questo mercato, dunque il benchmark positivo potrebbe a ragione allargarsi all’azienda di Collecchio. Intanto, Banca Leonardo sta provvedendo alla copertura della società emiliana con un rating non altissimo e con un obiettivo di prezzo pari a 2,1 euro per ogni titolo azionario; Parmalat deve questo successo alla notorietà dei propri brand e alla competitività dei titoli.