Sull’asse Francia-Regno Unito c’è un gran fermento, ma anche preoccupazione per il settore del trasporto aereo; sotto i riflettori ci sono infatti sia la British Airways, sia Air France, con quest’ultima che, in accordo con un rapporto a cura della Secafi, società di revisione, e ripreso dal giornale transalpino Les Echos, potrebbe rimanere già nel 2010 a corto di liquidità qualora non ci fosse un’adeguata inversione della domanda nel settore aereo. Sul fronte britannico, invece, la British Airways è pronta a mettere in atto un’azione preventiva, visto che ha reso noto alla comunità finanziaria di voler rastrellare fino a 600 milioni di sterline, in parte attraverso l’emissione di obbligazioni convertibili, ed in parte facendo leva sulle linee di credito bancario. Sia per British Airways, sia per Air France, ma anche per altre compagnie aeree, ci sono problemi sia legati alla domanda, sia al prezzo del petrolio che, se dovesse salire troppo, potrebbe mettere di nuovo a soqquadro tutto il comparto.
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