L’Unione Europea ha chiesto informazioni al Governo italiano che avrà tempo fino al 19 maggio per fornire le risposte giuste. Il commissario europeo dei Trasporti, Jacques Barrot, ha già espresso i primi dubbi: secondo la normativa europea infatti un’azienda non può ricevere aiuti di stato più di una volta se non a distanza di tempo e la compagnia aerea italiana ne ha già usufruito in occasione della ristrutturazione conclusa nel 2001. Il governo dovrà dimostrare alla commissione che il prestito non si configura come aiuto di stato, mentre Ryanair attende la decisione pronta a fare ricorso qualora il prestito venga concesso.
Nel frattempo si moltiplicano le ipotesi sul futuro di Alitalia. Negli ultimi giorni ci sono state indiscrezioni sull’interesse di Lufthansa e Unicredit, ma entrambe hanno smentito. Secono quanto rivelato dal Messaggero la compagnia aerea tedesca potrebbe, dopo un’attenta valutazione dei conti, partecipare come quota di minoranza. Nuovi nomi anche per la cordata italiana: Marco Fossati, che controlla la Findim Group, ha ammesso di essere stato contattato per partecipare all’acquisizione di Alitalia, e di avere dato la propria disponibilità anche se non sa ancora in quale ruolo.
Nel frattempo si moltiplicano le ipotesi sul futuro di Alitalia. Negli ultimi giorni ci sono state indiscrezioni sull’interesse di Lufthansa e Unicredit, ma entrambe hanno smentito. Secono quanto rivelato dal Messaggero la compagnia aerea tedesca potrebbe, dopo un’attenta valutazione dei conti, partecipare come quota di minoranza. Nuovi nomi anche per la cordata italiana: Marco Fossati, che controlla la Findim Group, ha ammesso di essere stato contattato per partecipare all’acquisizione di Alitalia, e di avere dato la propria disponibilità anche se non sa ancora in quale ruolo.
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