Il Fondo Monetario Internazionale lancia l’ennesimo allarme sulla crescita dell’economia e questa volta le stime che va’ a ritoccare sono di livello mondiale. Secondo Lagarde “Le previsioni della crescita globale saranno leggermente inferiori a quanto abbiamo anticipato tre mesi fa” mentre tra dieci giorni saranno pubblicati i numeri (che sostituiranno il 3,5% di Aprile scorso).
La forte negatività è sicuramente causata da un rallentamento della Cina, che ha appena rivisto al ribasso i tassi di interesse per tentare nuovamente di rilanciare i consumi e gli investimenti.
La debolezza comunque è generale; dagli USA, che dopo un periodo di ripresa ottimo subiscono una frenata “tecnica” che non pregiudica il lavoro svolto fin’ora, fino all’Eurozona dove invece la crisi sta logorando i Paesi membri costringendoli a misure di austerità. Anche la frenata della Cina non è così drastica come possa sembrare; la forte espansione del periodo precedente ha riflessi “tecnici” sul mercato che probabilmente sono solo transitori.
Anche se il Fondo Monetario Internazionale presenterà dati sulla crescita mondiale, ha poco senso prenderli in grande considerazione viste le aspettative diverse tra i vari continenti; sia USA che Cina potrebbero riprendere la crescita da un momento all’altro mentre l’Eurozona è ancora sotto pressione con problemi legati all’accesso al credito che congelano i mercati.
Le stime verranno riviste probabilmente dopo l’estate, quando i volumi e gli investimenti torneranno ad alti livelli e le misure prese fin’ora cominceranno a mostrare i loro effetti.