Rio Tinto, importante compagnia anglo-australiana attiva nel settore minerario, ha annullato nella giornata di ieri l’accordo miliardario con i cinesi di Chinalco: all’operazione, la quale preveda un investimento da 19,5 miliardi di dollari, è stata preferita l’emissione di azioni da 15,2 miliardi di dollari e una joint venture con Bhp Billiton, azienda rivale. L’accordo con Chinalco aveva provocato roventi polemiche in Australia, soprattutto per il fatto che non veniva visto di buon occhio l’ingresso di una società estera per la gestione delle risorse naturali del paese. Chinalco continuerà comunque a sviluppare le proprie strategie minerarie globali, cercando nuove opportunità. Intanto, alla borsa di Sidney le azioni di Rio Tinto sono salite di ben 8 punti percentuali, chiudendo a quota 72,49 dollari australiani, mentre a Londra le azioni della compagnia hanno subito un rialzo del 10,1%.