Il giro d’affari fatto registrare ogni anno dai viaggi online ha ormai assunto dei contorni davvero interessanti: si parla di tre miliardi di euro, ma a fronte di questi risultati così positivi, il settore deve ora fare i conti con l’indagine avviata dall’Antitrust su tre dei principali siti internet che offrono appunto pacchetti di viaggio a prezzi vantaggiosi. Sono stati proprio i prezzi in questione a far rivoltare alcuni consumatori nei confronti delle filiali italiane di e-Dreams, Expedia e Opodo, nomi molto celebri in questo senso. Come mai si è addirittura arrivati a un’istruttoria dell’Autorità? L’intento è sostanzialmente quello di comprendere quanto siano stati chiari i prezzi e le offerte pubblicizzate a spron battuto dalle aziende, elementi ai quali mancava poi una corrispondenza concreta: le informazioni, infatti, non avrebbero presentato la necessaria trasparenza di cui c’è bisogno in questi casi, e se si dovessero riscontrare delle irregolarità le sanzioni potrebbero arrivare fino a 500.000 euro.