Un’interessante indagine dell’Antitrust ha messo in luce i possibili scenari che potrebbero profilarsi con l’ingresso nel mercato della moneta elettronica di operatori ibridi e diversi da quelli bancari. Le carte prepagate richiedono solitamente fino a 16 euro per il loro rilascio, 10 euro per mettere a punto le varie operazioni straordinarie e 5 euro per la ricarica allo sportello: i costi di queste carte rimangono dunque ancora troppo elevati, ma comunque in linea con quelli delle carte di credito e il loro ingresso nel mercato potrebbe apportare dei benefici ai consumatori. L’Autorità Garante della concorrenza e del mercato ha anche sottolineato che sarebbe necessario sfruttare soprattutto la telefonia mobile, la quale, con 80 milioni di carte, costituisce da due anni a questa parte la principale componente delle carte prepagate “chiuse”. In crescita rimane però anche la domanda di carte prepagate “aperte”, ovvero da utilizzare per qualsiasi tipo di pagamento: l’ultimo dato analizzato evidenziava un aumento del 30,1%.