L’Opec dovrà affrontare una grana di non poco conto: l’Arabia Saudita, uno dei principali membri dell’organizzazione petrolifera, ha letteralmente infiammato il meeting di Vienna, preannunciando la propria intenzione di aumentare la produzione di greggio a causa degli eccessivi livelli dei prezzi. La nazione asiatica aveva precisato che queste misure sarebbero state adottate solamente in caso di bisogno, ma poi qualcosa di concreto già è avvenuto: il ministro Ali al Naimi ha già approntato un apposito programma, il quale prevede l’estrazione di oltre mezzo milione di barili giornalieri in più nel corso di questo mese, con il totale che si avvicinerà pericolosamente ai dieci milioni, un ammontare che non viene registrato da almeno tre anni.
La soluzione al problema sarebbe quella della produzione concordata con gli altri membri dell’Opec, ma per il momento l’Arabia Saudita si è associata soltanto agli alleati storici, vale a dire Emirati Arabi Uniti e Kuwait, con la seria prospettiva di nuove tensioni politiche.
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