L’Unione Petrolifera non ha la possibilità di intervenire sulle imprese associate per arginare i rialzi dei prezzi dei carburanti, perché tali aumenti dipendono solo ed esclusivamente dalle quotazione internazionali. E’ la risposta del direttore generale dell’Unione Petrolifera, Piero De Simone, alle dichiarazioni del senatore Sergio Divina (Ln), presidente della Commissione straordinaria per il controllo dei prezzi e delle tariffe del Senato, che ieri avevo sollecitato l’Up di farsi “parte in causa per contenere queste impennate dei prezzi del combustibile”. Alla base dei prezzi dei carburanti c’è un cartello di pochi paesi produttori che hanno la facoltà di decidere i rialzi. De Simone spiega che non c’è alcuna “concreta possibilità di intervento da parte dell’Unione Petrolifera nei confronti delle proprie associate, dal momento che esse hanno assoluta autonomia nella fissazione di prezzi, esclusivamente legati all’andamento dei prezzi internazionali dei prodotti raffinati”.
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