L’aumento del carburante non preoccupa soltanto i consumatori e le loro associazioni di tutela. Anche gli autotrasportatori, per esempio, vogliono far sentire la loro voce. E mandano una lettera al Governo affinché assuma “al più presto iniziative idonee per contrastare i riflessi negativi dell’escalation degli aumenti dei prezzi dei carburanti, registrati in questi giorni, sulle imprese del settore del trasporto e della logistica”. L’iniziativa è stata adottata dal Coordinamento Cooperativo Trasporto e Logistica (Agci-Psl, Federlavoro e Servizi-Confcooperative, Legacoop Servizi) che ha scritto ai ministri competenti per denunciare la drammatica situazione che si sta delineando nel comparto e ha messo, nero su bianco, le proprie preoccupazioni. Motivo dell’allarme sfociato nella decisione di inviare la lettera, l’aumento del costo del carburante per autotrazione, aumento, si sostiene, soltanto in parte causato dalle attuali tensioni nell’area del Mediterraneo.
La situazione rischia di compromettere ancora di più “la competitività delle nostre cooperative, già minata dalla crisi economica degli ultimi due anni, per via dell’ulteriore difficoltà per gli operatori di procedere a gestioni aziendali che tengano conto di una oculata dinamica dei costi”, precisano.
Ma gli autori della lettera non si fermano qui. Temono, infatti, è quanto sostiene il Coordinamento, che, qualora non si raffreddi la salita del prezzo del gasolio, possano saltare le condizioni stabilite con la firma dell’accordo dello scorso 17 giugno 2010, nonostante il Governo abbia dato sin qui le risposte normative ed economiche necessarie alle imprese per operare.
Il Coordinamento Cooperativo Trasporto e Logistica (Agci-Psl, Federlavoro e Servizi-Confcooperative, Legacoop Servizi) rappresenta oltre 1.850 imprese cooperative del settore che danno occupazione ad oltre 150.000 addetti (soci e dipendenti), per un fatturato di oltre 9 miliardi di euro.
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