Vi apprestate a partire per la meta dei vostri sogni o per una noiosa riunione di lavoro? Qualunque sia il vostro caso, c’è qualcosa che accomuna tutte le tipologie di viaggiatori: la perdita dei bagagli. Una recente ricerca dell’Auc rileva i numeri, poco incoraggianti: 42 milioni di bagagli, spediti in posti sbagliati e consegnanti alle persone sbagliate, di questi perdute ben 1 milione di valigie. E ancora compagnie che per la perdita di bagagli non rimborsano più di 20 euro, altre che rifiutano di rimborsare i passeggeri per danni inferiori ai 45. In quest’aria di caos, l’Ue apre un’inchiesta, decisa dal commissario ai Trasporti, Antonio Tajani e chiede, giustamente, misure forti. Si muovono anche le associazioni dei consumatori:
Le compagnie sono responsabili della perdita dei bagagli – ricorda il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – quindi, al di là delle norme sull’aviazione che prevedono i rimborsi, devono istituire un fondo per risarcire in automatico gli utenti rimasti senza valigia o che hanno subito ritardi nella riconsegna. Troppo spesso gli euro restituiti sono di molto inferiori al danno.