La definizione Bretton Woods II non sembra affatto impropria: a distanza di quasi settant’anni dallo storico meeting che rivoluzionò la finanza mondiale con l’istituzione del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale, è proprio quest’ultimo ente a richiedere a gran voce un nuovo meccanismo globale che sia in grado di gestire in modo adeguato i movimenti dei cambi valutari, prendendo come riferimenti principali le monete più importanti e l’oro. Robert Zoellick, numero uno della World Bank, ritiene l’attuale sistema economico obsoleto e superato e sogna dunque una nuova evoluzione della celebre conferenza del New Hampshire. Bretton Woods II verrebbe a ricomprendere valute come il dollaro, l’euro, la sterlina, lo yuan e lo yen, in un quadro marcatamente internazionalizzato; il tutto, però, dovrà coincidere con le decisioni che verranno invece adottate a partire da domani al G20 che si svolgerà in territorio coreano a Seul.