Prende il via la prima tranche di rimborsi degli istituti di credito nei confronti della Banca centrale europea. L’iniziativa interessa tutte quelle banche che hanno ottenuto finanziamenti Ltro dall’istituto di credito centrale, e – stando a quanto si legge – dovrebbe essere regolarmente agita da parte di tutte le aziende di credito interessate dall’impiego Bce a 3 anni.
La notizia del regolare rimborso delle tranche creditizie nei confroBanche italiane nessun rimborso dei prestiti BCEnti dell’istituto banchiere viene assunta come una informazione molto positiva sullo stato di salute del sistema creditizio internazionale (vedi anche Banche italiane nessun rimborso dei prestiti BCE).
In particolare, ricordava la Bce in una recente nota, presto 278 banche ripagheranno 137,16 miliardi di euro dei 489 miliardi di euro erogati il 21 dicembre del 2011 con la prima Ltro a 3 anni. A quell’operazione parteciparono – ricorda ancora la Banca – 523 banche.
“Il volontario ritorno della liquidità in eccesso alla Bce è un forte segnale di fiducia nell’euro” – sosteneva pochi giorni fa Christian Schulz, economista di Berenberg (con dichiarazioni replicate sul quotidiano Italia Oggi nell’edizione del 26.1.2013 – che aggiunte come “la maggior parte dei fondi sarà rimborsata perché le banche non ne hanno più bisogno”.
Sul finire del 2011 la Bce annunciò due operazioni di Ltro a 3 anni al fine di evitare un credit crunch (un blocco della liquidità per credito) nell’eurozona. Le banche erano all’epoca in procinto di attraversare un 2012 contraddistinto da significativi rimborsi dei propri bond, e il mercato del credito era pressochè precluso dai tassi di interesse proibitivi cui le banche avrebbero dovuto sottostare.
“I mercati del funding si sono riaperti da quando la Bce ha annunciato i suoi potenziali acquisti illimitati di bond lo scorso agosto” – riportava ancora il quotidiano in riferimento alle dichiarazioni di Schulz, sottolineando che il dato – “mostra come l’intervento della Bce sta riparando con successo il sistema finanziario dell’Eurozona“.