L’ultima circolare della Banca d’Italia precisa come sia ora stata raggiunta la soglia del 10% (in precedenza era del 5%) per l’acquisto di una partecipazione bancaria. Il provvedimento è stato preso in recepimento di una direttiva comunitaria (per la precisione si tratta della 2077/44), che era rimasta “inattiva” da circa due mesi; quindi, il passaggio del Testo Unico Bancario in cui si fissava tale limite nel 5% è ora disapplicato. Via Nazionale ha anche spiegato quali saranno le quote superiori, per le quali sarà comunque necessario richiedere un’autorizzazione: 20%, 33% e 50% del capitale sociale o dei diritti di voto. Altri motivi di interesse suscitati dalla circolare riguardano infine le modalità di calcolo dei diritti di voto e l’iter della stessa banca che ha 60 giorni di tempo per decidere se dare il suo via libera.