Non c’è una ricetta per uscire dalla crisi – avverte – bisogna solo lavorare molto, ascoltare e riflettere. Ascoltare i giovani, che sbagliano quando chiedono.
È la volta di Ignazio Visco, il governatore di Bankitalia sottolinea la necessità dell’Italia di uscire dall’euro, di improntare la politica su un rigido sistema di bilancio, ma soprattutto di investire nei giovani. Si studia poco e si studia male, non sono pochi i laureati più capaci che decidono di “fuggire” all’estero dove il loro lavoro viene maggiormente remunerato. Il neo Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco nel corso del suo intervento alla rassegna “Investire in conoscenza: giovani e cittadini, formazione e lavoro” riporta l’aneddoto di Federico Caffè, il quale diceva sempre che bisogna avere il coraggio di riformare, non quello di difendere posizioni preesistenti.
Non c’è una ricetta per uscire dalla crisi – sottolinea il governatore – bisogna solo lavorare molto, ascoltare e riflettere. Ascoltare i giovani, che sbagliano quando chiedono di uscire dall’euro (sarebbe un disastro), ma hanno istanze corrette. Diviene cruciale ciò che gli educatori definiscono ‘competenza’: la capacità di mobilitare in maniera integrata risorse interne (saperi e saper fare) ed esterne per affrontare efficacemente situazioni spesso inedite e certamente non di routine, sempre più occorrerà coltivare le competenze del 21esimo secolo: l’esercizio del pensiero critico e l’attitudine al problem solving. L’Italia è in ritardo rispetto ai principali paesi avanzati, sia nei tassi di scolarità e di istruzione universitaria, sia nel livello delle competenze, dei giovani come della popolazione adulta.
Visco continua sottolineando il divario con gli altri paesi internazionali, dove é più alto il livello di scolarizzazione, una differenza “considerevole”, precisa Visco, le misurazioni dirette della capacità di comprendere un testo, svolgere operazioni logico-matematiche e di problem solving, secondo le indagini condotte negli ultimi vent’anni, non sono del livello sperato. Un importante ingrediente della ricetta quindi, secondo Visco, va inquadrato nell’istruzione.
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