Ben Bernanke, numero uno della Federal Reserve, la banca centrale americana, è tornato a parlare dell’attuale situazione della politica economica, non solo statunitense, ma anche internazionale; in particolare, l’intervento di Bernanke ha messo in luce come attualmente i tassi ottimali di inflazione siano ancora troppo bassi e per tale motivo risulterebbe eccessivamente rischioso per le banche centrali discostarsi da un obiettivo di inflazione pari al 2%.
Gli istituti di credito sono riusciti negli anni a stabilire una sorta di credibilità con questo livello inflativo, dunque qualsiasi tentativo di spostarsi da esso sarebbe un azzardo
ha spiegato il presidente della Fed nel corso di un question-time presso Bank of Japan a Tokyo. Cosa si dovrebbe fare allora? Bernanke ha confessato di non esser ancora sicuro di quali reazioni possano scatenarsi, ma ha categoricamente smentito l’ipotesi di un target pari al 4%, ritenuto da alcune parti più appropriato a questo momento perché in grado di fornire alle banche centrali maggiore respiro nella politica monetaria.