Continua in Giappone la discesa del mercato azionario con il Nikkei che ha archiviato la sessione odierna di contrattazioni con un affondo del 2,45% attestandosi a quota 9.785 punti; per trovare un valore più basso per l’indice principale della Borsa nipponica dobbiamo tornare indietro di oltre cinque mesi. Intanto, la Banca centrale del Giappone, la Boj, ha lasciato invariati allo 0,1% i tassi di interesse; trattasi di un livello del costo del denaro, bassissimo, che permane dal mese di dicembre del 2008. L’immobilismo della Banca centrale si spiega con una dinamica dei prezzi ampiamente sotto controllo e con la crescita dell’economia interna che non solo è moderata, ma rimane anche soggetta ed ostaggio, dal fronte delle esportazioni, delle altre economie mature che sono in difficoltà. A questo occorre poi aggiungere la rapida crescita in Asia dei Paesi emergenti che contribuisce ad alimentare rischi ed ulteriori incertezze sulla sostenibilità di lungo termine della crescita dell’economia nipponica.