Il crollo verticale subito dalle compravendite immobiliari nel mercato statunitense ha destato immediatamente scalpore a livello economico e finanziario, ma a fronte di queste perdite si registrano dei dati opposti per quel che riguarda la Cina: i prezzi delle case dell’ex Impero Celeste hanno infatti subito un incremento di ben 10,3 punti percentuali nel corso dell’ultimo anno, un rialzo che comunque fa pensare e temere lo scoppio di una bolla speculativa. Attualmente, la nazione asiatica può vantare circa 64 milioni di alloggi vacanti, ma le preoccupazioni più forti si riferiscono, in particolare, ai problemi legati all’elettricità di queste abitazioni. C’è comunque da sottolineare che gran parte degli investitori cinesi si stanno rivolgendo con fiducia a questo comparto, anche perché non esistono molte altre alternative valide e redditizie; la pericolosità del rischio viene accentuata dalle analisi di Morgan Stanley, la quale ha parlato espressamente di un credito eccessivamente disponibile e in grado di alimentare la bolla.