Dopo la disastrosa pubblicazione dei propri conti trimestrali, British Petroleum tenta di risollevare le proprie finanze: una delle mosse strategiche decise dalla compagnia petrolifera britannica è senza dubbio l’acquisizione degli stabilimenti di gas e petrolio che si trovano nel deserto occidentale dell’Egitto, operazione portata a termine da Apache Corporation. Si tratta comunque di una piccola parte della trattativa da sette miliardi di dollari. La società texana potrà dunque contare sugli assets africani di Bp, i quali devono essere aggiunti ad altri che si trovano in Canada e negli Stati Uniti; inoltre, c’è una grande attesa per il completamento di una ulteriore acquisizione, quella della rivale Mariner Energy Inc. (2,6 miliardi di dollari). Favorita dagli alti prezzi delle energia e dalla crescita della produzione, Apache è stata in grado di riportare un incremento del 76% per quel che concerne il proprio profitto nel 2009; ora, quegli stessi risultati sono addirittura migliorati grazie ai nuovi assets e alle performance del gas naturale.