Il 2010 che sta per cominciare tra pochi giorni viene visto da analisti ed economisti come un anno difficile dal punto di vista finanziario, soprattutto in relazione all’operato delle banche: il maggiore rischio in questo senso è quello dei crediti, visto il loro aumento esponenziale e l’impatto sui profitti dei vari istituti. Le sofferenze dell’intero sistema ammontano attualmente a circa 55 miliardi di euro, a cui vanno poi aggiunti altri 5-15 miliardi di crediti incagliati. Come si spiega questa situazione? Anzitutto, manca la domanda da parte delle imprese e delle famiglie, così come spiegano le stesse banche, ma si effettuano meno prestiti anche per i pericoli insiti nelle operazioni. La stessa cautela non è stata invece registrata per quel che concerne il trading finanziario: a settembre 2009, ad esempio, Unicredit ha realizzato profitti in questo campo per 1,6 miliardi di euro, dopo aver chiuso solamente un anno prima con perdite pari a 700 milioni.