Il cda di Risanamento si assume una decisione importante: sono state infatti rassegnate le dimissioni in attesa che venga varato il nuovo consiglio. C’è ora molta attesa per le prossime due convocazioni assembleari, fissate per il 16 e il 30 novembre, così come confermato dalla stessa società. Cosa ha spinto i consiglieri a una soluzione così drastica? L’intento principale è stato quello di agevolare la discontinuità aziendale; dopo la consegna del piano di salvataggio in Tribunale di una settimana fa, Risanamento ha cominciato a preparare l’assemblea che dovrà anche provvedere, tra l’altro, all’aumento di capitale da 150 milioni di euro. Le dimissioni del cda non devono comunque sorprendere, in quanto si tratta di una misura che era già prevista nell’accordo di ristrutturazione del debito stipulato lo scorso 2 settembre.