“Dieci anni di manovre correttive sono costate a ciascun italiano 2.588 euro“. E’ questo il commento di Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia (Associazione Artigiani e Piccole Imprese) di Mestre. E proprio l’Ufficio Studi dell’Associazione ha scritto nero su bianco i risultati di una ricerca nella quale ha messo in fila le ricadute economiche delle manovre correttive approvate dai Governi che si sono succeduti dal 2000 a oggi. Bortolussi ha continuato dichiarando che
Negli anni a venire, purtroppo, le cose tenderanno addirittura a peggiorare . Nel 2012, graverà una manovra complessiva di 40 miliardi di euro, nel 2013 di 47,7 miliardi di euro e nel 2014 di 20 miliardi di euro. Pertanto, per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2014, così come richiesto dall’Ue, in questi tre anni ciascun italiano dovrà sobbarcarsi altri 1.580 euro.
Il segretario della Cgia di Mestre ha, quindi, continuato:
Tenendo conto che dal 2008 le misure sviluppano i loro effetti su più anni, nel 2011 la dimensione economica della manovra sfiorerà i 68 mld di euro. Di questi, ben 44,9 mld andranno a correggere il deficit. Pertanto, ad ogni italiano questa correzione costerà, per l’anno in corso, 741 euro. E’ interessante notare che dal 2008 le manovre correttive sono pluriennali. In pratica esplicano i loro effetti in più anni. Per il 2011, ad esempio, si sommano i risultati di sei provvedimenti presi negli anni precedenti con le misure introdotte dal Governo Berlusconi che avranno una dimensione economica, per l’anno in corso, di 1,5 mld di euro.
Rivalutati i conteggi a prezzi costanti 2009, sempre secondo la ricerca dell’Associazione imprenditoriale, la correzione del deficit procapite è stata di 26 euro nel 2000 (con una manovra di 8.728 milioni di euro), 186 euro nel 2002 (manovra di 18.610 milioni di euro), 244 euro nel 2003 (manovra di 17.210 milioni di euro), leggera flessione nel 2004 con 230 euro a persona (manovra di 18.110 milioni di euro), deciso incremento nel 2005 con 421 euro procapite (manovra di 22.350 milioni di euro), 374 euro nel 2006 (manovra di 27.420 milioni di euro), 270 euro nel 2007 (manovra di 35.880 milioni di euro). Le stime sono state effettuate dall’Ufficio Studi della Cgia di Mestre sulla base di dati Istat, Banca d’Italia, Ministero delle Finanze e Ragioneria Generale dello Stato.
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