Hugo Chavez, vulcanico presidente del Venezuela, ha annunciato con la sua consueta vigoria un piano volto a nazionalizzare i settori dell’alluminio, del ferro e di moltissime altre società attive nell’estrazione e commercializzazione delle materie prime: l’iniziativa si riferisce alla regione della Guyana e rappresenta un tentativo di trasformare l’area in una delle “culle” del socialismo. I due nomi più gettonati per quel che riguarda questa operazione tentacolare del governo di Caracas si riferiscono a Norpro de Venezuela e a Matesi Materiales Siderurgicos, società che predilige soprattutto i materiali ferrosi. Secondo lo stesso Chavez il tutto si è reso necessario alla luce dell’eccessiva proliferazione del capitalismo, mentre la Repubblica Bolivariana intende imporre altri modelli economici. C’è comunque da dire che, nei suoi undici anni di presidenza, il presidente sudamericano ha nazionalizzato gran parte del settore industriale; il suo obiettivo finale è quello di creare il vero socialismo del Ventunesimo secolo.
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