Il nuovo accordo preliminare sul contratto di lavoro raggiunto tra Chrysler e il sindacato Uaw porterà alla creazione di 2.100 posti di lavoro presso la casa americana. Lo ha detto il leader Uaw, Bob King, il quale ha annunciato anche investimenti per 4,5 miliardi di dollari per produrre nuovi modelli e veicoli aggiornati e componenti entro il 2015. Grazie a questo denaro sarà possibile realizzare nuovi investimenti, riorganizzare e migliorare gli impianti. Si tratta del primo contratto di lavoro per Chrysler dalla bancarotta del 2009 e dal salvataggio statale. Si dice soddisfatto il rappresentante sindacale il quale ha sottolineato che le questioni sul taccuino delle priorità sono, in sostanza, tre: i bonus, gli assegni legati ai profitti e il tetto sul numero di lavoratori a stipendio di ingresso.
Questa intesa, assieme agli accordi conclusi con General Motors e Ford comporta piu’ di 20mila nuovi posti di lavoro in America – ha detto King – unitamente ai posti di lavoro creati tra i fornitori e altre attivita’ sostenute dalla produzione di auto saranno creati complessivamente 180mila nuovi posti nel Paese. Attraverso i negoziati collettivi e la cooperazione con i costruttori di auto nazionali abbiamo dimostrato che la collaborazione e le contrattazioni collettive funzionano.
Il gruppo Fiat diventa così sempre meno italiano e sempre piu’ americano. Da un sondaggio condotto dall’agenzia Bloomberg tra gli analisti, si stima che Chrysler nella seconda parte di quest’anno dovrebbe registrare un ebit di 864 milioni. La stessa indagine mette in evidenza la possibilità che Chrysler registri 1,9 miliardi di euro di utile operativo per il 2012. Ovviamente non si tratta di dati definitivi di bilancio, ma di stime, seppur attendibili. Stime che sembrano quindi dare nuova vita alla compagnia, colpita solo poco tempo fa dalla grave crisi internazionale. Il trend inoltre evidenzia la stagnazione dell’auto in Europa e premia quindi la scommessa di Marchionne negli Stati Uniti.
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