I dati sono inequivocabili e il Giappone dovrà farsene una ragione: il secondo trimestre del 2010 è stato caratterizzato da un importante sorpasso da parte del Pil cinese nei confronti di quello nipponico, 1.337 miliardi di dollari contro 1.288. Il governo di Tokyo ha dovuto confermare queste performance economiche, le quali ergono l’ex Impero Celeste al secondo posto della classifica delle principali economie mondiali. Si parlava da tempo di questo avvicendamento, ma nessuno avrebbe scommesso su una tempistica così rapida. Comunque, in Giappone non si vive con eccessiva drammaticità l’evento, anzi si tende a sottolineare come i dati semestrali siano incoraggianti. Il pericolo maggiore sembra essere quello della recessione: i consumi piatti e le esportazioni in difficoltà fanno pensare in questo modo e già si pensa a nuovi incentivi al fine di impedire l’avanzata irrefrenabile dello yen. Intanto, Pechino brucia le tappe e conquista un altro fondamentale successo, dopo aver ottenuto il ruolo di primo mercato mondiale dell’auto e di principale esportatore.
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