C’è grande tensione a Cipro per la riapertura delle banche, dopo 12 giorni di chiusura forzata a causa dei negoziati con la Troika per il salvataggio delle banche e del paese stesso dalla bancarotta. Il rischio di una corsa agli sportelli è più che mai concreto, considerando il panico e la rabbia della popolazione cipriota contro il piano di salvataggio orchestrato attraverso la ristrutturazione delle banche e che prevede il prelievo forzoso dai conti correnti. Si parla di una clamorosa tassa del 40% per depositi superiori ai 100mila euro.
Tuttavia, c’è da dire che il governo di Nicosia ha già preso provvedimenti per evitare il caos tra la gente nei pressi degli istituti di credito dell’isola. Innanzitutto, per la prima volta nella storia di Cipro, saranno disposte le guardie armate davanti alle succursali bancarie in via precauzionale per stroncare sul nascere disordini e resse agli sportelli, che dovrebbero riaprire alle ore 12 (ore 11 in Italia) fino alle ore 18. La borsa di Cipro, invece, resterà chiusa per tutta la giornata.
Per evitare la fuga di capitali dall’isola sono state imposte alcune restrizioni sui movimenti di denaro. Non potranno essere utilizzati gli assegni, mentre il prelievo dai bancomat sarà possibile solo fino a 300 euro al giorno. Nessun limite, invece, per le carte di credito, mentre all’estero la spesa massima possibile sarà pari a 5mila euro. Davanti alle filiali è iniziata questa mattina una lunga coda di numerosi commercianti e professionisti, che da molti giorni non hanno avuto modo di versare gli assegni. Il governo ha comunque dichiarato che le misure adottate sono soltanto temporanee.
Intanto, le borse europee hanno aperto contrastate, mentre lo spread Btp-Bund è volato fin sopra 350 punti base. Sul forex il cambio euro/dollaro crolla a 1,2750 sui minimi a 4 mesi. La moneta unica dovrebe restare sotto pressione anche oggi. La casa di investimenti americana BlackRock vede euro/dollaro a 1,20 entro fine 2013. Qualche ora fa Moody’s ha deciso di tagliare il rating country ceiling di Cipro a Caa2, a causa dell’aumento del rischio di una possibile uscita del paese dall’area euro.