La crisi economica deve permettere al nostro Paese di affrontare il problema delle riforme strutturali, e per questo la CISL, per voce del Segretario generale Raffaele Bonanni, ha ribadito la necessità dell’apertura di un tavolo di confronto tra Governo e parti sociali che permetta di risolvere i problemi che affliggono l’Italia ed in particolare venga incontro a quei soggetti che più di tutti stanno pagando a caro prezzo la forte crisi congiunturale. Trattasi dei pensionati e dei lavoratori dipendenti, i quali a causa della perdita del potere d’acquisto di pensioni e salari hanno ora bisogno di essere aiutati nell’ambito dell’adozione, per l’Italia e per gli altri Paesi industrializzati, di un nuovo modello di sviluppo che veda finalmente al centro il lavoro, le persone e le fasce più deboli, e non più la finanza e le banche protagoniste direttamente ed indirettamente del dissesto. Raffaele Bonanni, nella sua relazione XVI Congresso della CISL, ha inoltre sottolineato come la “nuova economia” dovrà essere improntata su un nuovo equilibrio tra lavoro e capitale e sulla democrazia partecipativa intesa come azione attiva, dal punto di vista sociale e politico, dei cittadini nelle scelte e nei destini della società in cui vivono.