La decisione della Consob di esentare gli istituti di credito dall’opa su Risanamento non deve lasciare sorpresi: si tratta infatti di una delle condizioni poste proprio dalle stesse banche per il salvataggio del gruppo. Solamente dopo il salvataggio, comunque, gli istituti supereranno la soglia del 30%, visto che l’azienda è in crisi e il piano di ristrutturazione è già stato presentato. Il piano dovrà essere presentato dal cda entro il prossimo 9 settembre. L’accordo prevede sostanzialmente che vi sia un aumento di capitale da 150 milioni, con le banche che si sono impegnate a effettuare pagamenti in conto capitale per quasi 95 milioni: è ovvio che un accordo di questo tipo sia condizionato anche dalla garanzia della sottoscrizione di un prestito obbligazionario. A Risanamento verrà inoltre concesso un finanziamento da 272 milioni che avrà scadenza verso la fine del 2014.