Continua a rallentare la folle corsa del petrolio. Il prezzo del greggio, infatti, torna a scendere e raggiunge livelli minimi che non toccava dallo scorso maggio: 122 dollari a barile. A spingere al ribasso il prezzo del petrolio contribuisce anche il rafforzamento del dollaro sui mercati valutari. Chakib Khelil, presidente dell‘Opec, ha dichiarato che il prezzo del petrolio è ancora “anormale” e che nel lungo periodo sarà possibile una nuova discesa fino a raggiungere i 70-80 dollari al barile. Nonostante il calo del greggio, Khelil rassicura affermando che l’Opec non ha, al momento, intenzione di operare tagli alla produzione. Intanto, gli attentati degli ultimi giorni in Nigeria, che hanno arrecato danni anche ad alcuni oleodotti, non preoccupano i mercati petroliferi.
Perchè più alto è il prezzo dei prodotti petroliferi più il governo guadagna senza tra l’altro fare una manovra economice ed essere criticato……………
Se improvvisamente venisse calato il costo dei prodotti petroliferi per assurdo della metà, il governo dovrebbe venire da tutti noi e chiederci “scusi signor Rossi, mi concede tot. euro per tappare i buchi ?”
Penso che quasi tutti in coro direbbero taglia le spese inutili (vedi alla voce politica) e questo ai governanti non sta bene………..