Il secondo trimestre di Crédit Agricole si è chiuso con un utile netto consolidato più che raddoppiato rispetto a un anno fa. Ora, la Banca Verde sta provvedendo a iscrivere in quel bilancio una minusvalenza di 206 milioni di euro sulla quota che controlla in Intesa Sanpaolo: tra l’altro, il rendiconto trimestrale evidenzia che i proventi da partecipazioni ammontano a 364 milioni. È la prima volta che l’istituto francese contabilizza tale quota attraverso il metodo del patrimonio netto: in ogni caso, il direttore generale della banca, Georges Pauget, ha fatto sapere che non vi è alcuna intenzione di far scendere la quota di Intesa sotto il 2% (attualmente è al 5,82%). Dati positivi arrivano inoltre dai ricavi, in crescita del 40%. Il mercato ha molto apprezzato il fatto che Crédit Agricole abbia previsto un calo delle svalutazioni di titoli tossici in futuro e che non vi sarà più nessun ricorso agli aiuti di Stato.