L’economia di Taiwan è cresciuta a ritmi molto bassi in più di un anno, dato che il potere di spesa dei consumatori si è “raffreddato” e che i consumatori statunitensi hanno acquistato meno computer portatili, televisori a schermo piatto e telefoni mobili, prodotti di punta delle imprese del paese asiatico. Il PIL di Taiwan è cresciuto di 4,32 punti percentuali in un anno, percentuale inferiore rispetto a quella del primo trimestre del 2008 (6,25%) e inferiore anche alle analisi degli economisti (4,54%). Questa crescita così debole va ad aggiungersi alla crisi di molti altri paesi asiatici, colpiti dal rallentamento globale dell’economia e dagli esorbitanti prezzi del carburante. La domanda così bassa da parte degli Stati Uniti ha influito negativamente su due delle maggiori aziende di Taiwan, la Acer Inc, l’impresa produttrice di computer e la Taiwan Semiconductor Manufacturing Co.; in aggiunta, verranno chiusi tre negozi del gruppo Marks & Spencer, azienda attiva nell’abbigliamento e in altre forniture.