La crisi finanziaria fa sentire i suoi pesanti effetti anche su quei comparti che sembravano ben radicati nel nostro paese: un esempio evidente in questo senso è quello offerto dalle difficoltà che stanno vivendo le imprese cinesi, in particolare quelle operanti nel distretto di Prato. Secondo le ultime rilevazioni, infatti, il saldo fra le ditte che sono state avviate e quelle che sono cessate è stato ampiamente negativo (-218) negli ultimi sei mesi; inoltre, la maggior parte dei quasi 11.000 cinesi che risiedono nella città toscana, i quali svolgono soprattutto attività all’interno di ditte di abbigliamento, sono stati licenziati e assunti nuovamente con delle forme alternative di contratto. Infine, ci sono altri due dati che completano questo quadro a fosche tinte; un quinto degli occupati ha cambiato più di un lavoro nell’ultimo anno, mentre si è assistito a una crescita del tempo determinato pari al 1.700%.