Continua a deteriorarsi nel nostro Paese il quadro occupazionale. Gli ultimissimi dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), infatti, indicano che in Italia la disoccupazione giovanile, già alta, è ulteriormente aumentata fino ad arrivare al 28,9%. Trattasi di una rilevazione negativa e da record cui si aggiunge, tra l’altro, il dato forse ancor più preoccupante relativo ai cosiddetti “inattivi”. Gli inattivi sono quei cittadini italiani che, pur essendo in età lavorativa, non cercano più un’occupazione in quanto sono scoraggiati. Trattasi di un vero e proprio esercito salito a quasi 1,5 milioni di unità che non riesce a trovare lavoro per diverse ragioni, tra cui il basso livello di istruzione, l’area in cui vivono che offre poche opportunità di lavoro, e magari anche la frustrazione di inviare curriculum, fare colloqui e tornare a casa sempre con un pugno di mosche in mano.