Nelle prime contrattazioni sulla piazza statunitense il dollaro perde terreno rispetto all’euro, ritracciando dai massimi di un mese. Il biglietto verde quindi dopo un periodo di recupero, segna di nuovo il passo, a causa dei nuovi timori circa lo stato di salute dell’economia statunitense, alimentati dalla pubblicazione dei dati relativi alla disoccupazione, che hanno mostrato una crescita inaspettata di 44.000 unità delle richieste di sussidio nella scorsa settimana. Il dollaro, infatti, viene scambiato vicino agli 1,57 contro l’euro. Ma anche la serlina e lo yen si apprezzano sulla valuta americana. La valuta giapponese viene scambiata a 107,70 contro il dollaro e la sterlina è vicinissima alla soglia dei 2 dollari. Sempre sul versante macro, il Pil americano nel secondo trimestre indica un’accelerazione moderata della crescita, grazie, secondo il governo, agli effetti positivi sui consumi del suo piano di rilancio fiscale. Il Pil è salito dell’1,9% su base tendenziale, un decimo sotto le stime degli economisti interpellati da Reuters. Nel primo trimestre la crescita era stata dello 0,9%, secondo le cifre riviste pubblicate oggi.