Nel nostro Paese, sarà la crisi o un segnale di un cambiamento culturale in atto, nell’artigianato aumentano le donne con lavori “da uomo”. Lo rivela una ricerca della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Monza e Brianza su dati del Registro delle Imprese.
In particolre, nel nostro Paese ci sono 1800 camioniste (3,1% del totale), 400 elettriciste (3,2%), 1100 tappezziere (14,5%), 2300 fabbre (5,1%), 700 meccaniche e carrozziere (1,4%), 140 idrauliche (0,3%), 300 falegname (1,6%) e più di 300 calzolaie (8%).
Inoltre, le donne continuano sempre di più a scegliere mestieri non tradizionalmente femminili. Così, nel 2010, abbiamo avuto una donna ogni 13 nuovi autostrasportatori, una ogni 18 nuovi elettricisti, una su cinque per i nuovi tappezzieri, una su cinque anche tra i nuovi calzolai, una su 22 per i nuovi falegnami, una impresa di riparazioni idrauliche aperta da una donna ogni 191 aziende avviate, una officina di carrozzeria e meccanica ogni nuove 26 officine aperte. Infine, una donna ogni dieci fabbri.