Il meeting di Comunione e Liberazione a Rimini è stato anche l’occasione per l’intervento del governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi. Draghi si è detto certo che il 2010 sarà l’anno della ripresa economica, anche se alcune imprese rischiano comunque di non sopravvivere: l’auspicio è quindi quello di vedere il sistema creditizio nel massimo della sua funzionalità. Come ha spiegato lo stesso numero uno di Bankitalia:
L’impatto più duro della crisi sta terminando e il clima di fiducia delle imprese e dei consumatori si è letteralmente risvegliato.
Draghi punta molto sull’operato delle banche, le quali devono essere in grado di perfezionare la loro selezione del merito creditizio; ciò nonostante, non poche aziende sono a rischio sopravvivenza, anche e soprattutto a causa del deteriorarsi del mercato del lavoro. I riferimenti del discorso del governatore sono infine andati anche alla contrattazione collettiva, con un deciso diniego alle gabbie salariali e la fiducia verso contratti più flessibili e decentrati.