Non è la prima volta che viene prospettato uno scenario economico abbastanza singolare, vale a dire quello in base al quale le principali nazioni dell’area del Golfo Persico siano accomunate da una moneta unica: stavolta è stato Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia, ad aprire a una simile realtà, ritenuta a suo giudizio un passaggio fondamentale verso una più solida stabilità a livello internazionale. Draghi è intervenuto nel corso di un seminario che era stato appositamente istituito per offrire una possibilità di incontro alla stessa Bankitalia con i vari istituti di credito centrali e le autorità monetarie che fanno parte dell’area del Gulf Cooperation Council (nota anche con l’acronimo GCC); c’è da ricordare che il governatore è anche presidente del Financial Stability Board, l’organismo da sempre interessato alle vicende finanziarie internazionali. Paesi come il Kuwait, il Bahrain, l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti erano tutti presenti, così come Jean Claude Trichet, numero uno della Banca Centrale Europea.