Negli Stati Uniti gli ‘stress test’ sono stati importanti per testare e tastare il livello di patrimonializzazione delle banche e la loro solidità dopo la dirompente crisi finanziaria innescatasi con il collasso dei mutui subprime. Ma nonostante alcune delle banche “sotto esame” siano uscite indenni dagli ‘stress test’ senza alcuna necessità di dover procedere a delle ricapitalizzazioni, secondo Alan Greenspan, ex presidente della Federal Reserve, le banche americane hanno ancora bisogno di capitali freschi. In sostanza, l’ex presidente della FED ha fatto capire come gli ‘stress test’ siano stati importanti ma non completamente indicativi dei fabbisogni finanziari degli istituti di credito a stelle e strisce. Le dichiarazioni di Alan Greenspan stridono tra l’altro con quelle rilasciate nei giorni scorsi, quanto l’ex numero uno della Banca centrale USA aveva ostentato un cauto ottimismo sulle prospettive di ripresa del ciclo economico statunitense nel breve termine. E se ci sono banche, in particolare quelle commerciali, che secondo Alan Greenspan hanno bisogno di nuovi capitali, ce ne sono altre che scalpitano per restituire i fondi del “Tarp”; tutto ciò genera un clima di incertezza puntualmente confermato dalla tendenza cedente di Wall Street nelle ultime due sessioni.