Tra un mese e mezzo circa l’Italia tornerà al voto per eleggere il nuovo governo dopo l‘esperienza “forzata” dell’esecutivo tecnico guidato da Mario Monti, che in precedenza era subentrato al governo Berlusconi nel bel mezzo della grave crisi del debito pubblico italiano che aveva fatto impennare lo spread fino alla clamorosa quotazione di 575 punti base a novembre 2011. Nel suo 2013 Global Outlook, la banca d’affari elvetica Credit Suisse ha evidenziato le sue aspettative circa il ciclo economico nella zona euro, ma ha anche affrontanto il tema delle elezioni politiche in Italia.
Credit Suisse evidenzia i forti rischi legati alle elezioni italiane (24-25 febbraio 2013) e tedesche (ottobre 2013), ricordando come lo scorso anno le elezioni in Grecia provocarono un forte scossone sui mercati finanziari dando anche il via ad una fuga di capitali dai paesi periferici europei. Tuttavia, sebbene anche quest’anno ci siano forti preoccupazioni per l’esito delle elezioni italiane e tedesche, secondo gli analisti di Credit Suisse è improbabile che si ripeta lo stesso scenario dello scorso anno.
► RATING SOVRANI ANCORA A RISCHIO IN EUROPA NEL 2013?
In Italia gli esperti della banca svizzera si aspettano che il prossimo governo in carica sia sempre favorevole all’euro. Un recente sondaggio ha evidenziato un testa a testa tra Monti e Berlusconi. Secondo gli specialisti di CS è probabile una vittoria del centro-sinistra, con il sostegno post-elezioni dei centristi a Monti. In questo modo non ci sarebbero particolari rischi legati alla stabilità fiscale e non verrebbero messe in discussione le riforme strutturali messe in attto dall’esecutivo Monti. Secondo CS, uno scenario del genere dovrebbe avere un impatto positivo sul mercato.
► MARIO MONTI PROMETTE TAGLIO DELLE TASSE
Credit Suisse ha poi evidenziato i possibili rischi legati ai piani anti-speculazione messi a punto nel 2012 dalla Bce, in particolare l’attuazione del cosiddetto “Omt”, ovvero il piano di acquisto titoli da parte dell’Eurotower in caso di attacchi speculativi sul debito pubblico di uno stato membro o a causa di particolari difficoltà finanziarie di un paese. CS ritiene che la Spagna possa chiedere il salvatagggio entro un paio di mesi, mentre Portogallo e Irlanda dovrebbero chiedere un’estensione del piano di aiuti finanziari.