Le risorse energetiche venezuelane facevano gola da tempo ad Eni e l’ultimo annuncio della spa conferma questo interessamento così marcato: in effetti, l’Ente Nazionale Idrocarburi ha fatto sapere di voler investire 17 miliardi di dollari congiuntamente a Petroleos de Venezuela, al fine di produrre e raffinare petrolio nel territorio di Orinoco Belt (nella parte nord-orientale del paese). Si tratta quindi di una joint venture strategica, la quale dovrebbe essere in grado di erogare ogni giorno almeno 240.000 barili; in tal modo, vi sarebbe parecchio diesel da destinare poi ai mercati europei, così come è stato confermato da Rafael Ramirez, presidente della stessa Pdvsa. L’investimento complessivo di Eni sarà pari a sette miliardi di dollari, mentre l’ad Paolo Scaroni ha già spiegato che la raffineria sarà pronta nel 2016. Il maggior produttore di oro nero di tutto il Sud America può comunque contare sulla presenza di altri colossi del settore, quali Repsol e Chevron.