Un incremento del volume di gas pari a oltre 450 miliardi di metri cubi: queste gli effetti del successo ottenuto da Eni nella perforazione del pozzo Perla 4, nel blocco Cardòn IV nell’offshore del Golfo del Venezuela. Nel corso del test di perforazione, il Perla 4 ha prodotto 500 mila metri cubi di gas e 560 barili di condensato al giorno.
Il blocco Cardòn IV è operato dalla joint venture Cardòn IV s.a. formata al 50% da Eni e al restante 50% da Repsol mentre la compagnia venezuelana Petròleus de Venezuela s.a. (PDVSA) vede riconosciuto il proprio diritto di entrare nella società nella fase di sviluppo con una partecipazione del 35%. Nel momento in cui la PDVSA eserciterà l’opzione, Eni e Repsol avranno una quota del 32,5% ciascuna nel progetto che sarà operato congiuntamente dalle tre compagnie. Il mercato del Venezuela riesce ad assorbire il gas prodotto da Perla per gli impianti di generazione elettrica e petrolchimici come pure in progetti per migliorare il recupero e la qualità degli oli pesanti. Si stanno, però, valutando anche opzioni di esportazione del gas che saranno analizzate congiuntamente con le autorità locali per valorizzare al massimo il valore commerciale del gas di Perla.