Via libera all’innalzamento dell’età pensionabile delle lavoratrici statali che, a partire dall’anno 2012 potranno percepire la pensione di vecchiaia se e solo se la loro età non sarà inferiore ai 65 anni. Questo è quanto prevede, ampiamente in linea con le attese, ed in recepimento delle pressioni giunte dall’Unione Europea sulla pari età tra uomo e donna per andare in pensione, un emendamento approvato presso la Commissione Bilancio del Senato della Repubblica. L’emendamento inoltre contiene una novità, ed è quella per cui, in materia di trattamenti previdenziali, l’adeguamento in funzione dell’aspettativa di vita scatti a partire dall’anno 2015; la revisione successiva scatterà inoltre in deroga nel 2019 ed a seguire poi con cadenza triennale.
1 commento su “Età pensionabile: ok a emendamento, ma aumento requisiti dal 2015”
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il popolo italiano deve acccettare per forza gli orrori della politica. si deve tener conto che una volta si andava in pensione a 60 anni, che il risparmio dell’innalzamento a 65 anni da parte delle casse dello stato, con aggiunta della cancellazione delle pensioni baby, con aggiunta dei scaglionamenti previsti in futuro, non serviranno a sanare il vorace apparato burocratico, per cui si tratta di un vero e proprio furto ai danni di chi ha versato e continua a versare contributi. la migliore delle soluzioni e’ quella di lavorare in nero il piu’ possibile evitando in tutti i modi di versare denaro a favore dello stato.