La crisi finanziaria ed economica sta mettendo sotto pressione i conti pubblici dei Paesi del Vecchio Continente, con la conseguenza che il loro rapporto deficit/PIL in molti casi rischia di sforare nel 2009 la fatidica soglia del 3% imposta dal Patto di Stabilità. Tra questi c’è anche l’Italia, il cui deficit in rapporto al prodotto interno lordo è atteso per quest’anno sul livello del 4,5%; “sotto osservazione” ci sono anche la Germania, l’Olanda ed il Belgio. Joaquin Almunia, Commissario agli affari economici dell’Unione Europea, ha fatto sapere che in tempi brevi saranno avviate delle procedure per chi sfora i livelli di deficit; pur tuttavia, è improbabile che vengano presi dei provvedimenti sanzionatori nei confronti dei Paesi dell’Europa coinvolti se questi, una volta che si tornerà sul sentiero della ripresa, metteranno a punto un serio piano di rientro dal deficit. D’altronde la crisi è stata devastante, ma ora i Paesi europei possono iniziare a programmare a piccoli passi un piano di aggiustamento dei conti visto che, come ha dichiarato lo stesso Joaquin Almunia, l’economia non solo non è più in caduta libera, ma si iniziano ad intravedere quei primi segnali positivi dai quali dovrebbe scaturire nel 2010 una nuova fase di ripresa del ciclo economico.
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