La crisi da deficit della Grecia ha alimentato e sta alimentando la speculazione sui cosiddetti “Cds”, i Credit Default Swap, strumenti derivati che sono presi di mira dai grandi trader per scommettere sul deterioramento del merito creditizio di un Paese dell’eurozona o, ancor peggio, sul suo default. Di conseguenza, Paesi come la Francia, la Germania, la stessa Grecia ed il Lussemburgo si sono mossi ufficialmente chiedendo all’UE di avviare un’indagine sulle ricadute negative che la speculazione sui Cds ha sul debito sovrano e, soprattutto, sulla capacitĂ di un Paese dell’eurozona di poter rifinanziare il debito in scadenza senza doversi letteralmente svenare. Nel breve termine tale questione tocca proprio la Grecia, visto che non può di certo da un lato emettere nuovo debito con spread astronomici e contestualmente pensare di poter risanare le finanze pubbliche in tempi brevi.