Aumentano senza sosta le autodenunce per evasione fiscale in Germania, mentre persiste l’incertezza sull’acquisto di dati bancari rubati in Svizzera e offerti alle autorità teutoniche. Lo scrive il quotidiano economico tedesco “Financial Times Deutschland” (Ftd), il quale sottolinea che la scorsa settimana, in Baviera, gli evasori fiscali autodenunciatosi sono passati da meno di 20 a 291. Ad Amburgo, invece, nell’arco di soli tre giorni si è passati da 10 a 88. A Berlino se ne contano 112. La tendenza, sempre secondo il quotidiano, è simile in tutti i Lander e sta contagiando l’intero paese. Una cosa va precisata. In Germania, coloro che si autodenunciano per redditi e capitali sottratti al fisco non vengono perseguiti penalmente, con la sola condizione di non essere stati scoperti e pagare le imposte retroattive per dieci anni, oltre a un tasso d’intesse pari al 6%.