Risale a circa dieci anni fa il momento in cui Blockbuster, una delle maggiori catene di noleggio audiovisivo, ha avviato il proprio dominio nel mercato di riferimento: oggi, la pirateria dilagante del settore e la crisi economica e finanziaria stanno portando a un fallimento pressoché certo dell’azienda, tanto che l’istanza per la relativa bancarotta verrà presentata già a partire dalla metà di settembre, anche se si spera ancora di ottenere il sostegno delle più importanti case cinematografiche. La società di Dallas deve agire in maniera rapida, anche perché da due anni a questa parte è stato perso ben un miliardo di dollari, a cui bisogna aggiungere gli interessi del debito da pagare. Per il momento, sono stati chiusi oltre ottocento negozi in tutti gli Stati Uniti per tentare di lenire in qualche modo le ferite: intanto, sono in molti a spiegare questa crisi, c’è chi la spiega con la politica poco competitiva dei prezzi dei film e chi invece vi legge il tramonto definitivo del supporto video.
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