Le tessere del domino europeo cadono inesorabilmente una dopo l’altra, una caduta che sta coinvolgendo anzitutto i paesi meno solidi dal punto di vista finanziario: le piazze del Vecchio Continente devono ora riversare tutti i loro timori sulla situazione dell’Ungheria, visto che è stato addirittura il portavoce del primo ministro magiaro, Viktor Orban, a confermare la grave crisi che Budapest si appresta a vivere, un default senza mezzi termini perché non si tratta di una esagerazione. L’allarme è dunque molto serio e viene accentuato dal fatto che, sempre secondo l’attuale esecutivo, i dati statistici del governo precedente sono stati sottoposti a manipolazione per mentire sul reale stato dell’economia. Il panico è stato ovviamente la prima conseguenza in questo senso, tanto che la valuta nazionale, il fiorino, è riuscito a perdere ben 5,5 punti percentuali in un solo giorno. L’impegno ungherese, a questo punto, è quello di fornire dei numeri precisi e di lanciare entro 72 ore un concreto piano di riforme.
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